Una petizione popolare per garantire il futuro dell’agricoltura è stata lanciata ieri sera, a Sciacca, durante l’assemblea promossa dalle organizzazioni di categoria e dai comitati di agricoltori della zona. Al centro dell’iniziativa, la carenza di risorse idriche nel lago Arancio e la necessità di chiarezza sulla programmazione dell’irrigazione da parte della Regione Siciliana.
Gli agricoltori chiedono l’immediato utilizzo delle acque reflue depurate, come promesso un anno fa dalla Regione e dal Consorzio di bonifica, ma mai attuato. Attualmente 130 litri al secondo di acqua trattata dal depuratore comunale di Sciacca finiscono in mare, mentre il lago Arancio registra appena 9 milioni di metri cubi d’acqua, la metà rispetto allo stesso periodo del 2024.
All’incontro, oltre alle autorità locali, erano presenti anche il sindaco di Menfi, Vito Clemente, e l'assessore all'agricoltura Franco Gagliano. L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni affinché si adottino misure urgenti per garantire l’approvvigionamento idrico e salvaguardare le coltivazioni del territorio.