Proseguono, a circa 24 ore dai 5 arresti (4 a Santa Margherita di Belìce e uno notificato direttamente in carcere), le perquisizioni e i controlli veterinari e igienico-sanitari nelle aziende agricole e allevamenti di Santa Margherita di Belìce, Montevago e Sambuca di Sicilia. Oltre ai poliziotti della questura di Agrigento e ai reparti di Prevenzione crimine, sul campo sono presenti specialisti del Dipartimento Attività sanitarie e dell'Osservatorio epidemiologico di Palermo, Agrigento e Trapani.
I controlli sono stati effettuati in quattro stabilimenti di ovini, due caseifici e un deposito latte a Santa Margherita di Belìce. I medici veterinari, supportati dai poliziotti del Servizio centrale operativo, della Sisco di Palermo e delle squadre mobili di Agrigento e Palermo, hanno riscontrato, in uno degli ovili monitorati, una discrepanza tra il numero di capi registrati nella banca dati nazionale delle Anagrafi zootecniche e quelli effettivamente presenti. Mancavano circa 40 animali adulti, erano presenti circa 100 ovini di età superiore ai sei mesi non identificati e circa 30 con identificazione incompleta.
In un altro allevamento di ovini, è emerso che il sito degli animali non era censito nella BDN con regolare numero di registrazione, in quanto la proprietaria non aveva richiesto la registrazione del codice di pascolo al di fuori della sede aziendale. Anche qui è stata rilevata la non corretta identificazione di circa un centinaio di capi, e i veterinari hanno disposto l'immediato blocco dei movimenti da e verso l'attività.