Lo scorso 20 ottobre, presso la sede Mondadori di via Piave a Roma, si è svolta la cerimonia conclusiva del "Premio Regina 2018" che Enzo Randazzo, scrittore sambucese, si è aggiudicato grazie al suo racconto "Alisia". Enzo Randazzo nasce a Sambuca nel 1949 e per diversi anni svolge il ruolo di dirigente scolastico e docente di italiano e latino nei licei dell'agrigentino.
Autore di diverse pubblicazioni, vanta una carriera intensa costellata da numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tolstoj, il Premio Casentino e il Premio Livatino. "Alisia" è solo il primo dei racconti del suo ultimo libro "L'amore malato", scritto in team con Nicolò Randazzo, Gisella Mondino e Daniela Rizzuto. Il filo conduttore del libro è l'amore, quello malato, tormentato, infelice, drammatico, con esiti tragici, esaminato però senza pretese di verità scientifiche, psicologiche o giuridiche.
I quattro autori, nel riproporre le storie, hanno voluto coinvolgere il proprio lettore nella ricerca di una ratio, lo vogliono indurre a farsi interprete dell’evento. 23 storie che consentono di riscoprire tanti famosi ed efferati delitti dell'Italia dagli anni '60 ad oggi e di stimolare un ampio dibattito contro il femminicidio e le violenze familiari e sociali di ogni genere. La raccolta ha ricevuto molti apprezzamenti anche dal Giudice del Tribunale per i Minori di Caltanissetta, la Dott.ssa Gabriella Tomai, e dal Magistrato Giovanbattista Toma.
Nello specifico, "Alisia" si sofferma sul delitto di Cogne e, fin dall'incipit, colpisce sia per la scrittura ricercata e poetica, ricca di metafore e immagini liriche che suscitano nel lettore la sensazione di essere trasportato nel tempo e nello spazio, sia per la capacità di far riflettere e di far vacillare tutte le convinzioni sulla vicenda.
La giuria, nel motivare il premio, ha rilevato che lo scrittore porta il lettore “in uno status sconvolgente, come se fosse avvolto da un tornado che rilascia segni profondi di carisma e fascino letterari; la sua penna cavalca, per tutto il racconto, le onde della semplicità, intrecciata dall'uso perbene di terminologie e tempistiche appropriate a una devozione pura dell'animo".