Sette o 15 mesi per effettuare una colonscopia ad Agrigento prenotata attraverso il Cup col codice 048 (quello dei malati oncologici). Lo denuncia Raimondo Moncada, 57 anni, agrigentino che vive a Sciacca, che da 3 anni lotta con un tumore, con un post sui social poi ripreso dal sito "Malgradotuttoweb" e dal quotidiano La Sicilia. Ad ottobre con la ricetta medica il paziente ha tentato di prenotare l'esame. L'Asp gli propone il febbraio 2026 se vuole farlo a Sciacca. Moncada va fare l'esame a Cefalù in un ospedale convenzionato il 7 novembre e la diagnosi lo mette in allarme: l'esame va ripetuto nel brevissimo periodo. Il paziente va di nuovo all'Asp e gli vengono proposte le date di novembre 2026, in ospedale vicino casa, o il 14 agosto 2025 nell'ospedale di Canicattì.
"Un medico mi consiglia di accettare qualsiasi data e qualsiasi destinazione - dice Moncada- perché poi mi avrebbero chiamato da una struttura dell'Asp, tale Cur, nell'ambito di un progetto per l'abbattimento delle liste d'attesa. Ancora, vista l'urgenza, da martedì 12 novembre giorno della prenotazione, attendo la chiamata. Vista l'urgenza e i preoccupanti episodi che non si arrestano, mia moglie prenota in un centro diagnostico privato a Sciacca che, pagando, nel giro di una settimana mi sottopone all'esame che avrei voluto e dovuto fare in un ospedale pubblico ".
Dopo aver letto la denuncia pubblica di Moncada Il direttore generale dell'Asp di Agrigento Giuseppe Capodieci è intervenuto dicendo: "Le considerazioni del professionista di Agrigento, che auspico di sentire personalmente, - purtroppo non ci sorprendono perché siamo consapevoli del fatto che, a causa di una carenza di risorse umane, questo genere di prestazione ha dei tempi particolarmente lunghi di esecuzione su tutto il territorio regionale. Nondimeno, proprio perché parliamo di un vulnus significativo e spesso associato alle patologie oncologiche, l'Azienda è al lavoro per applicare dei correttivi e ridurre significativamente i tempi d'attesa".
"Oltre alla razionalizzazione delle risorse attualmente disponibili - aggiunge - e al costante tentativo di reclutare nuovo personale, di concerto con la presidenza dell'Ordine dei medici di Agrigento sarà attivo nelle prossime ore un numero di telefono diretto e dedicato che sarà visibile sul sito internet aziendale e permetterà di riservare un canale di prenotazione privilegiato ai pazienti oncologici e ai loro medici curanti".
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha chiesto all'assessore alla Salute, Giovanna Volo, di intervenire urgentemente sulla Asp di Agrigento con una ispezione che accerti la gestione delle liste d'attesa. La decisione è arrivata dopo che la stampa ha riportato il caso di un paziente oncologico a cui, per una colonscopia di controllo, sono stati prospettati mesi prima di poter avere un appuntamento.
«Il mio governo - dice Schifani - è impegnato sin dal suo insediamento per restituire dignità ai pazienti della sanità siciliana anche attraverso tempi di attesa ragionevoli per le prestazioni. Abbiamo, addirittura, inserito questo impegno tra gli obiettivi prioritari dei nuovi manager, pena la decadenza dal ruolo. Per questa ragione, ritengo fondamentale accertare tempestivamente quanto accaduto ad Agrigento per individuare gli eventuali responsabili dei ritardi e applicare le conseguenti sanzioni».
Intanto nelle scorse ore dal direttore generale Giuseppe Capodieci, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha prontamente attivato un numero di telefono diretto che permette di riservare un canale di prenotazione privilegiato ai pazienti oncologici e ai loro medici curanti per le prestazioni di controllo. Si tratta del numero telefonico 0922-407365, riservato ai pazienti con codice d’esenzione 048, al quale risponde il personale dedicato del Centro Unico Prenotazioni ASP dal lunedì a venerdì dalle ore 9:00 alle 12:00.
“Ridurre i tempi d’attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie - ha commentato il direttore Capodieci - è per noi un imperativo categorico a vantaggio di tutti gli utenti del Servizio Sanitario Nazionale. L’impegno deve essere ancora più forte nei confronti dei pazienti fragili alle prese con patologie oncologiche per i quali le prestazioni di controllo, come gli esami di colonscopia, devono avere, da subito, tempi d’esecuzione più celeri. Con l’attivazione di questo strumento, che impegna risorse umane e tecniche dell’Azienda, intendiamo compiere un deciso passo lungo questa direzione riducendo drasticamente le attese per chi ha necessità di risposte nei tempi più brevi possibili. Tecnicamente - precisa il direttore - si tratta di una miglioria di ampio spettro poiché incide sulla riduzione delle attese non già per le prime visite, sulle quali si concentra il focus normativo dell’abbattimento delle liste, ma anche sulle prestazioni di controllo per le quali, peraltro, si registrano i tempi d’esecuzione più lunghi. È un aspetto, non da poco, - conclude il direttore Capodieci - che amplia gli sforzi che stiamo compiendo per raggiungere l’obiettivo insieme al reclutamento di nuovo personale, alla razionalizzazione delle risorse attualmente disponibili e all’attivazione di nuove fasce per eseguire le prestazioni nei fine settimana e nei turni serali”.